Plasticcreation

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sabato 17 marzo 2012

Portachiavi di una volta...

Era un po' di tempo che volevo fare dei portachiavi di riciclo , ma non mi veniva in mente nessuna idea originale e avevo quindi accantonato l'idea.

Qualche mese fa, cercando le chiavi di casa di mia madre (visto che non trovavo le mie), mi sono imbattuta nel suo vecchissimo portachiavi e mi è venuta un'idea. Il portachiavi era di quelli un po' vecchiotti in cuoio con sopra una targhetta di metallo su cui era inciso il nome di mia mamma. Un tipo di portachiavi che un tempo si trovava nelle bancarelle delle fiere e nei negozi di souvenir in montagna. Un mix tra queste due modelli più o meno:



Ho deciso quindi di provare a replicarlo con materiali di riciclo.

E questo è quello che è venuto fuori:


I materiali utilizzati sono:
-per l'esterno del portachiavi: plastica di tovaglia
- per l'interno: camera d'aria di bicicletta 
- filo da cucito
-tetrapack di succo di frutta o latte
- pennarello indelebile
- smalto trasparente

L'accoppiata plastica di tovaglia + camera d'aria è vincente (infatti la uso spesso anche per manici e tracolle di plastic-borse) perchè la camera d'aria rende molto resistente l'oggetto e permette di piegarlo senza che questo perda la sua forma originale. E' ottimo visto che i portachiavi vengono sbatacchiati e buttati un po' ovunque in tasca, in borsa, in macchina...  
La parte difficile è trovare una colla per far aderire la plastica alla gomma che tenga ma che non fonda la plastica di tovaglia e poi cucire le due parti insieme (la camera d'aria non è proprio morbidissima...)
Per fare la finta targhetta di metallo ho ritagliato della forma giusta un pezzo di tetrapak che ho poi incollato e cucito dalla parte argentata (quella che sta all'interno della confezione per intenderci). Devo dire che sono molto soddisfatta di questa trovata, rende bene l'idea del metallo.
Per scrivere il nome ho usato un pennarello indelebile. La scritta, una volta che si è asciugato l'inchistro, viene spennellata con dello smalto trasparente in modo che non si cancelli con l'usura del portachiavi.


                                                                                                                    


Nell'asola più piccola si inserisce un anello portachiavi dove poter agganciare le chiavi. (quando ho fatto le foto ne ero sprovvista).
Che ve ne pare? Pensate che possa essere un'idea carina?
Fatemi sapere i vostri suggerimenti e le vostre critiche. Sono sempre pronta a sentire i vostri consigli.






3 commenti:

  1. Carinissima l'idea di questo portachiavi "sostenibile" e firmato Valentina, Me gusta!... e con le tovaglie di plastica usate in effetti se ne possono creare di mille e mille colori e fantasie. Come già per le buste, sono sempre ammirata dell'aspetto rifinito e curato di queste tue realizzazioni. Questa volta però un pizzico di merito ce l'ha la tua mamma, che è stata anche fonte d'ispirazione (W le Mamme!!!).
    Ora sono curiosissima di vedere il post sui nuovi orecchini di bullonato e ritagli di busta di caffè che mi hai ancicipato nei commenti dell'altro post.
    Ho letto delle difficoltà che trovi come hobbista senza partita IVA per i mercatini: non avrei nemmeno immaginato che la burocrazia si opponesse fino a questo punto a chi, come te, non ne fa una professione ma solo un sano esercizio di creatività che, anzi, andrebbe solo incoraggiato!
    Come è andato l'incontro col responsabile dell'associazione che organizza i mercatini di luglio?
    E con tua mamma sei riuscita ad affrontare il progetto "foro ai lobi"? Sai che ti capisco quando dici che, in qualche modo, ti sembra quasi di "tradirla" (anch'io ci sono passata, come sai), ma credo proprio che come già mia mamma, anche la tua saprà capirti, proprio per via di quell'affetto sincero che vi lega e che lasci trasparire quando parli di voi due.

    A presto,
    Un grosso bacio da Sandra... a te e alla tua Mamma!

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  2. Sei sempre gentilissima. Contenta che anche questo progetto sia di tuo gradimento. Mi fa piacere tu dica che trovi rifinito e curato l'aspetto degli oggetti. A me sembrano sempre molto sprecisi e approssimativi. Non sapendo veramente cucire, ma andando un po' ad intuito a volte l'aspetto finale non è proprio come quello che avevo in mente. Ma con il tempo sono migliorata e con l'esperienza ho acquisito dei trucchetti che mi permettono di cucire meglio e di migliorare l'aspetto finale dell'oggetto.
    L'incontro con la responsabile è andato bene e il primo mercatino sarà il 31 di marzo o ad Empoli o a Fucecchio. Comunque prossimamente scriverò un post dedicato a questa serie di mercatini che dureranno fino a settembre e nell'ultimo verranno coinvolte scuole, associazioni di disabili e amministrazioni comunali. Credo sia davvero un bel progetto e fatto con il cuore.
    Questa domenica esporrò anche ad un evento promosso dall'associazione Anelli Mancanti di Firenze che si occupa di sostegno e integrazione di immigrati.
    In effetti adesso con le nuove leggi diventa molto più difficile poter esporre e vendere i prodotti di questo tipo ma ancora non sono riuscita a capire bene quale sono le norme che per di più spesso sono differenti in base alle regioni. Sto cercando di documentarmi ma non è così semplice come sembra.
    Accontento la tua curiosità e mi metto subito a fare un post con le foto dei nuovi orecchini. Spero ti piacciano, non sono molti perchè non ho molto tempo per farli anche se ho una marea di materiali che mi hanno portato amici e conoscenti. Sono piena della spazzatura degli altri e sto cercando di fare un po' di ordine perchè in camera non si capisce più nulla. :)
    A presto. Un saluto.
    Valentina

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