Plasticcreation

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mercoledì 23 marzo 2011

I Portamonete in tetrapack

I portamonete sono i primi oggetti in tetrapak che ho realizzato.
Ho preso spunto da un portatabacco che era stato regalato ad una mia amica. Mi è piaciuto molto e, osservandolo con attenzione, ho pensato che non doveva essere difficile realizzare da me degli altri oggetti con il tetrapak.
Mi sono venuti in mente alcuni materiali e utensili che potevo utilizzare e mi sono messa ad escogitare una forma e un modello piuttosto semplici, che avrei potuto costruire con facilità.I primi portamonete sono stati testati da amici a cui li ho regalati e a cui ho chiesto quali erano i difetti e le cose che secondo loro dovevano essere cambiate.
Man mano quindi ho trovato nuovi materiali e ho apportato piccole modifiche, in modo tale che il portamonete non fosse solo un'idea spiritosa ma anche un oggetto utile, da poter tenere in borsa o in tasca, e che durasse un tempo ragionevolmente lungo.


I portamonete sono ricavati dal tetrapak del latte o dei succhi di frutta. Sono costruiti utilizzando un unico pezzo di materiale che viene assemblato con due cuciture sulla parte anteriore. La chiusura è in velcro. Per fare i buchi in cui passa il filo delle cuciture ho utilizzato l'attrezzo che per fare i buchi nel cuoio (si può trovare anche al mercato nelle bancarelle di ricambi e attrezzi vari per pochi euro).
I portamonete sono rivestiti di uno strato di nastro adesivo trasparente che permette al tetrapak di avere una vita più lunga senza che si rovini troppo in fretta.
La cosa bella di questi portamonete è che non ce n'è uno uguale all'altro. Ognuno è originale.

giovedì 10 marzo 2011

Parlando del baratto

Fino a qualche tempo fa, pensavo che il baratto fosse morto e sepolto e pensarci mi faceva venire in mente solo popoli antichi belli che andati o popolazioni di chissà quale foresta.
Invece ho imparato a concepirlo come una forma di commercio applicabile concretamente alla vita quotidiana.
Il baratto ha molte caratteristiche positive. Gli oggetti e il loro valore vengono concepiti in maniera differente. Non è il mercato o il prezzo del petrolio che da valore ad un oggetto, ognuno stima il valore in base alle sue necessità, a quanto ci tiene ad avere un particolare oggetto; viene stimato il lavoro che c’è dietro quel particolare prodotto.
Il baratto permette un modello diverso di consumo, dove gli oggetti non sono comprati e poi gettati quando non servono più anche se ancora buoni, ma utilizzati con cura e attenzione in modo tale che possano poi essere utilizzati ancora da altre persone e poi ancora da altre. In questo modo ogni oggetto ha una lunga vita, un minor impatto sull’ambiente, una storia tutta sua.
Il baratto permette di conoscere nuove persone, allacciare nuovi rapporti, condividere esperienze.
Da diverso tempo sono iscritta ad un sito internet dedicato al baratto, al prestito e al dono.
Il sito è www.zerorelativo.it e lo scopo che si prefigge è di diffondere nuovi modelli di consumo orientati al benessere sociale ed ambientale, ed allenare ad un consumo critico.
Io utilizzo il sito sia per barattare oggetti che non mi servono più sia per barattare le borse e i portafogli che confeziono.
Condivido la pagina zero relativo con due miei amici e ci potete trovare facilmente tra i barter (così si chiamano le persone che barattano nel sito) sotto il nome di miaogangoolie.
Non so se sia giusto, fattibile o veramente utile tornare totalmente al baratto eliminando la moneta; ma sicuramente in piccoli contesti ed in molte occasioni della vita quotidiana, si può tranquillamente eliminare l’uso della moneta e trarre beneficio per noi stessi  e per l’ambiente dal vecchio baratto.

martedì 8 marzo 2011

Le plastic borse

L'idea delle borse mi è venuta in mente mentre frugavo nel ripostiglio di casa di mia nonna.
La cara vecchietta compra ogni anno svariate tovaglie di plastica per proteggere l'adorato tavolo di cucina, e, al minimo graffio le sostituisce.Le tovaglie vengono poi gelosamente custodite per decadi anche se non vengono mai più utilizzate.
Allora ho pensato: perchè non usarle per farci qualche oggetto dei miei? E le borse mi sono sembrate la cosa più adatta.
L'impresa più grande è stata convincere la nonnetta a sganciare le vecchie tovaglie, il resto è stato invece più semplice del previsto. 
Le borse che faccio sono tutte del tipo "borsa di carta che danno nei negozi" perchè sono le più semplici: si deve utilizzare un unico pezzo di plastica e la borsa è pronta con poche cuciture.
inoltre è semplice creare diversi modelli di borsa; dalla borsa per portare libri alla borsetta da donna, variando solo le misure dell'altezza o della larghezza della borsa.
La chiusura viene fatta con un rettangolo di velcro, che costa poco ed è semplice da applicare alla plastica.
I manici hanno un'anima di cartoncino che li rende abbastanza resistenti.
Questo è un esempio di borsetta.
Quando non ho plastica sufficiente per confezionare borse e altre cose, visto che la nonnina non è un pozzo senza fondo di tovaglie, compro il materiale (anche se la riciclosità della cosa sparisce). Con 2-3 euro è possibile comprare 1 metro di plastica da tovaglia con cui è possibile fare diverse borse.

PlasticCircle si presenta!

Ciao a tutti!
Con questo primo post (primo in assoluto per me, neofita dei blog) vorrei presentarmi e dire due parole sul perchè e sul percome di questo blog.
Mi chiamo Valentina, ho 24 anni e studio all'università di Firenze.
Fin da bambina ho sempre amato creare e costruire piccoli oggetti, giocattoli, utensili con le mie mani.
La passione si è mantenuta nel tempo e tuttora quando ho un po' di tempo libero  mi diverto a creare portafogli, portamonete, borse, astucci e piccoli attrezzi per la giocoleria.
La parte divertente per me è proprio la progettazione dell'oggetto e la costruzione di esso. La soddisfazione sta nel  riuscire a ricreare con le mie mani un oggetto di uso comune utilizzando creatività e un po' di ingegno, partendo da materiali che posso facilmente reperire in casa.
Mi piace unire alla creatività e alla abilità manuale del fai da te, l'attenzione per l'ambiente e per il riciclo.
Per questo gran parte degli oggetti che confeziono sono di materiale riciclato che se non fosse riutilizzato sarebbe gettato via dopo un solo utilizzo.
Il blog nasce quindi dalla voglia di condividere con altre persone la mia passione, le tecniche di costruzione degli oggetti e per rendere visibili le cose che faccio a chi è interessato, poichè diverse persone mi hanno chiesto dove era possibile vedere e scegliere i prodotti che confeziono.
Lasciate commenti, chiedete, criticate e condividete.
Ciao!